“Ma La Kasbah ha chiuso?”

“Ma La Kasbah ha chiuso?”

È questa la domanda che più frequentemente ci viene rivolta negli ultimi mesi. Ma la risposta è NO. La Kasbah non ha chiuso ed è ancora un’associazione attiva in questa città.

Molto più semplicemente ha preso una decisione: quella di non essere più soggetto gestore del progetto SAI della Provincia di Cosenza. Malgrado ciò, la sua attività di accoglienza all’interno della rete nazionale di accoglienza pubblica rivolta ai richiedenti asilo e rifugiati, continua nel piccolo Comune di Lappano. Un progetto pensato per l’accoglienza diffusa in piccoli numeri e che gode del supporto dell’intera comunità lappanese.

L’associazione continua a portare avanti determinati percorsi che ne hanno caratterizzato per lungo tempo la sua attività sociale. Uno di questi è l’attività di supporto, ascolto e riabilitazione fisica e psicologica dei richiedenti protezione internazionale sopravvissuti a tortura, all’interno dell’Equipe Multidisciplinare, la cui sede è tuttora negli spazi dell’Ex INAPLI in Via Cesare Gabriele a Cosenza. L’equipe sociosanitaria offre servizi di supporto medico e psicologico dal settembre 2012, grazie anche all’impegno profuso da psichiatri, psicologi, medici di base, ortopedici, operatrici sociali e dell’accoglienza e mediatori culturali dell’area urbana.

L’associazione promuove ed organizza eventi formativi in collaborazione con diversi ordini professionali, con l’obiettivo di offrire strumenti educativi ad operatori sociali, assistenti sociali, psicologi, medici, avvocati e mediatori culturali che operano nell’ambito del sistema di accoglienza. Mettendo a disposizione delle tante persone che lavorano ed operano in questo settore, nel territorio calabrese, non solo l’esperienza maturata in quasi venti anni di percorso; ma soprattutto le conoscenze e la professionalità dei relatori ospitati all’interno delle giornate formative provenienti da tutto il territorio italiano. Il sostegno alle vittime di tratta per sfruttamento sessuale e lavorativo; Il sistema di accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e l’individuazione precoce della vulnerabilità, sono state alcune delle tematiche affrontate nel corso delle giornate formative.

La Kasbah continua a nutrire la passione per il cinema e l’educazione ai diritti. Nel corso del 2023 ha promosso, coordinato ed attuato progettazione culturale in collaborazione con gli Istituti di scuola superiore dell’area urbana, l’università, le associazioni di volontariato e del privato sociale. Il progetto CondiVISIONI: il cinema dei diritti a scuola ha coinvolto centinaia di studenti nell’attività di promozione del cinema come veicolo finalizzato a promuovere consapevolezza, coscienza critica e spirito di cittadinanza attiva nel mondo giovanile, con particolare riguardo ai temi afferenti alla diversità, la discriminazione e l’inclusione sociale.

L’associazione, pur registrando un periodo di pausa, dovuto alla sua riorganizzazione interna, intende continuare ad offrire servizi di orientamento, informazione, mediazione, tutela e assistenza legale nei confronti dei richiedenti e/o titolari di protezione internazionale nonché di enti ed organizzazioni attive nel campo dell’immigrazione, associazioni e gruppi di migranti organizzati, così come  per oltre un decennio è avvenuto all’interno dello Sportello Legale nei locali dell’ex palestra di Via Milelli. Questo spazio continua ad essere la sede legale dell’associazione e teatro di molteplici attività. Ci preme, infine, sottolineare che tutte le attività di tutela e promozione sociale promosse dall’associazione sono aperte al supporto, all’ideazione, alla contaminazione con quelle realtà cittadine e non solo che, così come noi, credono nella promozione dei diritti con l’intento di favorire l’interazione interculturale volta al rispetto delle culture diverse e di contrasto ad ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di esclusione sociale.

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