Cosenza, 21-22 settembre: L’associazione culturale multietnica La Kasbah & LasciateCIEntrare promuovono il seminario formativo “Libia, frontiera del Mediterraneo”

Cosenza, 21-22 settembre: L’associazione culturale multietnica La Kasbah & LasciateCIEntrare promuovono il seminario formativo “Libia, frontiera del Mediterraneo”

Aperte le iscrizioni alla due giorni formativa che, partendo dalla descrizione dell’attuale situazione politica nel paese nord africano, dalle nozioni giuridiche sul diritto di asilo e dall’analisi del sistema di accoglienza italiano, mira a fornire gli strumenti medico-legali per riconoscere la tortura nei richiedenti e titolari protezione internazionale o umanitaria

L’art. 1 della Convenzione contro la tortura, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1984, definisce tortura “ogni atto per mezzo del quale un dolore o delle sofferenze acute, sia fisiche che mentali, vengono deliberatamente inflitte a una persona da agenti della pubblica amministrazione o su loro istigazione o comunque da altre persone che agiscono in posizione ufficiale […]”.

Tale definizione è quella che ha ottenuto il più ampio riconoscimento a livello mondiale: alla fine del 1998 la convenzione è stata ratificata da 122 paesi. Nonostante sia vietata da numerose convenzioni internazionali, prima fra tutte la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la sua pratica è denunciata in oltre cento paesi nel mondo.

Secondo i dati raccolti nel 2017 da Medici per i Diritti Umani, e secondo numerosi altri studi, almeno l’85% dei richiedenti asilo che vivono in Italia ha subito in Libia forme di tortura grave o abusi, e nello specifico il 79% è stato trattenuto/detenuto in luoghi sovraffollati ed in pessime condizioni igienico sanitarie, il 60% ha subito costanti deprivazioni di cibo, acqua e cure mediche, il 55% gravi e ripetute percosse e percentuali inferiori ma comunque rilevanti stupri, ustioni, falaka (percosse alle piante dei piedi), torture da sospensione, obbligo ad assistere alla tortura o all’uccisione di terzi e ancora altre efferatezze. I dati sono, evidentemente, sottostimati, ma offrono un quadro chiaro relativo alle violenze sistematiche a cui vengono sottoposti tutti i migranti che giungono dalla Libia nel nostro paese.

Il Seminario formativo, partendo dalla descrizione dell’attuale situazione politica nel paese nord africano, dalle nozioni giuridiche sul diritto di asilo e dall’analisi del sistema di accoglienza italiano, cercherà di fornire gli strumenti medico-legali per riconoscere la tortura nei richiedenti e titolari protezione internazionale o umanitaria.

Il Seminario si terrà nelle giornate del 21 e 22 settembre, presso la sede Regione Calabria ex INAPLI di Cosenza, in via C. Gabriele, 49.

Per scaricare il programma completo, clicca qui.
Per effettuare l’iscrizione gratuita, clicca qui.

Per info: lasciatecientrarecs@gmail.com – formazione@meltingpot.org

N.B.: è in corso la richiesta di accreditamento presso i Consigli degli Ordini degli Avvocati, degli Assistenti Sociali e dei Giornalisti. Al termine del corso verrà rilasciato a tutti i frequentanti un attestato di partecipazione.

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Per info & Contatti > Mail: info@lasciatecientrare.it

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